La memoria è un flusso che segue percorsi singolari. Ci sottrae i ricordi dalla teca cranica, come resti fossili li seppellisce nei neuroni, ricoprendoli di terra e oblio. Non agisce soltanto sui ricordi scomodi o dolorosi, ma anche su quelli cari: le rievocazioni si appannano dietro i vetri, i dettagli sfumano nell'ombra, la vita sembra quasi non appartenerci più.
Ogni tanto però, per qualche fortunata associazione di idee, alcuni di essi ci vengono cortesemente restituiti e ritornano alla superficie lucida della coscienza. Emergono come conigli dal cilindro del prestigiatore e ci fanno sorridere perché appaiono inattesi, talvolta curiosi, persino bizzarri.
Ma le immagini di un volto amato, l'eco di una voce gentile, il calore di una mano amica, il sapore di un bacio appassionato, tutto questo va perduto per sempre.
(photo by Pim)