Sulla scrivania si fronteggiano due cumuli di carte delle quali, per oggi, non ho più voglia di occuparmi. Mamma sta lì davanti, in piedi, ad osservarmi con sguardo corvino. Cerco una frase semplice che metta il più possibile in ordine i pensieri che mi volteggiano intorno. << Sono tutti bravi a dirti "dovevi fare così", "dovevi fare cosà". Sono gli stessi che, quando tu facevi quel che dovevi, non ti degnavano di una parola >>. Mentre parlo, capisco che si tratta di una considerazione che mi accompagna da tempo pur non avendola mai formulata compiutamente ad alta voce. << A quei saccenti che ti dicono "dovevi farlo prima", potresti rispondere che anche loro dovevano dirtelo prima >>.