Nel suo breve saggio What Is It Like To Be A Bat? (1974), Thomas Nagel propone un esperimento mentale: provate a immaginare per un istante com'è essere un pipistrello per un pipistrello. Secondo il filosofo statunitense, per ogni creatura dotata di consapevolezza (pipistrelli compresi) c'è un com'è essere quella creatura per quella creatura. Nagel arriva alla conclusione che non è possibile immaginare come sarebbe avere esperienze consce per un soggetto diverso da noi: ciascuno è connesso essenzialmente con un punto di vista unico, imprescindibile.
Questo esperimento mentale si fonda su una riflessione che Alan Turing aveva già formulato in Computing Machinery And Intelligence (1950), articolo in cui esponeva i princìpi del test che porta il suo nome per stabilire se le macchine possono pensare o meno. "L'unico modo per essere sicuri che una macchina pensa è essere la macchina e sentire se stessi pensare. [...] Analogamente [...] l'unico modo per sapere se un uomo pensa, è essere quel particolare uomo". Ma, aggiungeva, se ciascuno sa di pensare allora è buona educazione arguire che tutti pensano - pur non sapendo se gli altri pensano.
Alan Turing era una persona di buonsenso e, evidentemente, non frequentava i social media.