La bouquiniste mi chiese se ero italiano: “Vous parlez un bon français, sans accent, mais je suis d’origine italienne”. Quando scoprì che ero torinese come suo padre, spalancò gli occhi scuri e non poté trattenersi: “Oh, c’est une coïncidence curieuse, très belle, vraiment spéciale!”. Acquistai un libro e lei ne mise un altro nelle mie mani. Sorrisi. Sapevo che non era una coincidenza e non potevo dirle che, se segui il tuo gemello interiore, ti porta esattamente dove devi andare. E dove devi andare non può essere che Parigi. Non potevo neanche dirle una banalità qualsiasi, una frase fatta, non quel giorno. Sorrisi soltanto.
(photo by Pim)