strane mattine di giugno, il cielo cenerino dopo una notte di vento e cigolii, il corpo intorpidito come una foglia di menta raggrinzita in una tazza di tè dimenticata sul tavolo della cucina, ti siedi e la guardi pensando che se la sfiorassi potresti farne rivivere il colore, il profumo, il sapore, risvegliare te stesso dopo un lungo sonno senza direzione che non sai nemmeno in che giorno o da che parte riprendere