“Scarta la tua memoria, scarta il tempo futuro del tuo desiderio; dimenticali entrambi in modo da lasciare spazio ad una nuova idea. Forse sta fluttuando nella stanza in cerca di dimora un pensiero, un'idea che nessuno reclama.”
(Wilfred Ruprecht Bion, 1962)
Essere senza memoria né desiderio, sostiene Bion: cioè avere la capacità di stare come se si fosse sempre di fronte al nuovo. Questo è il prerequisito di ogni procedimento volto alla conoscenza. Rimanere ancorati al proprio bagaglio cognitivo ed emotivo è un ostacolo al cambiamento, l'aspettativa nei confronti del futuro impedisce che possano svilupparsi liberamente idee, soluzioni, fantasie. Occorre invece saper ascoltare, vedere e comprendere, lasciando fluttuare i pensieri e tenendo la mente ben aperta per far sì che in essa accada qualcosa di realmente nuovo.