<< Tu pensi che quanto è successo a noi succeda a tutti? Parlo di quello che proviamo l'uno per l'altra. Non siamo... non siamo più due persone separate. C'è gente che cerca una cosa simile per tutta la vita e non la trova, altri non sanno nemmeno che esiste... >>.
Generalmente cerco di non cedere al ricatto sentimentale dei polpettoni sdolcinati e strappalacrime, ma come non confessare che pure noi uomini duri, protetti dall'oscurità della sala, dinanzi a certi racconti cinematografici ci emozioniamo sino alle lacrime? Casablanca, solo per citarne uno, per quel romanticismo ruvido come la barba malfatta di Bogart.
C'è però una storia che, mio malgrado, mi ha catturato e commosso come nessun’altra: quella tra Meryl Streep e Clint Eastwood ne I ponti di Madison County, una specie di Brief Encounter aggiornato agli anni ’90. Il classico tema dell’impossibilità d’amare viene affrontato con sensibilità (il punto di vista appartiene alla protagonista femminile) e sobria semplicità. La narrazione quasi minimalista si arricchisce di dettagli poetici collocati in maniera realistica, senza mai forzare i toni. La passione autentica che permea i due protagonisti viene descritta con tenerezza, pudore e rispetto. Memorabile la sequenza finale in cui Meryl scorge dal finestrino della sua auto per l'ultima volta Clint, immobile e fradicio sotto la pioggia. Nel momento in cui mette la mano sulla maniglia e ha la tentazione di aprire lo sportello, lo spettatore vorrebbe rivolgerle parole di fraterno incoraggiamento, supplicarla di non cedere alla rassegnazione, di seguire il proprio istinto.
Io sono stato Meryl, io Clint. Confesso di aver condiviso la loro vicenda romantica, in entrambi i ruoli, in tempi diversi della mia vita, e anche quel finale. Il finale più triste della storia del cinema.
I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County), di Clint Eastwood, con Meryl Streep, Clint Eastwood (USA, 1995, 135'). In programmazione sabato 24 novembre 2018, ore 13,00, IrisTv.
("Alle antiche sere e alla musica lontana...")