I primi lavori di consolidamento di Notre-Dame sono cominciati da una decina di giorni – ho scattato queste fotografie la mattina del 25 aprile. Operai e architetti operano senza sosta per consolidare l’edificio, ancora soggetto a rischio di crollo. Tre gigantesche gru hanno posizionato un grande telone a ricoprire la volta per evitare che questa, già molto danneggiata, venga ulteriormente sovraccaricata dalla pioggia. Sotto i rosoni sono state collocate delle reti per evitare la caduta delle pietre. Le vetrate sono in via di smantellamento per essere ripulite e restaurate.
L’area della cattedrale resta off-limits, l’accesso a una parte dell'Île de la Cité è stato bloccato per ragioni di sicurezza. I turisti si accalcano su Quai de Montebello e presso il Pont de l'Archevêché per osservare la gigantesca opera di salvaguardia preliminare alle operazioni di restauro vero e proprio. Macron ha affermato che occorreranno cinque anni di lavori: i politici hanno fretta, nel 2024 Parigi ospiterà i Giochi Olimpici. Più ragionevolmente, alcuni architetti prevedono una durata complessiva di quindici o vent’anni. Ma è ancora troppo presto per valutare, tenendo conto che non è ancora scoppiata la polemica su quale Notre-Dame ricostruire: ovvero se rispettare l’aspetto medioevale o integrare le modifiche ottocentesche di Viollet-le-Duc.
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