Di quel luglio 1969 conservo un'immagine fotografica. No, non è quella sgranata della superficie lunare trasmessa dalla televisione o di Neil Armstrong e del passo per l'umanità blablabla. No.
L'immagine è quella di uno scatolone grigio di cartone poggiato sul tavolo del soggiorno contenente detersivi e prodotti per la casa. Dietro allo scatolone il grembiule azzurro del signor Viano, il droghiere che ogni tanto portava la spesa che la mia mamma faceva nel suo negozio di Corso Casale. Era un sessantino magro e vispo, di lui ricordo i capelli grigi lisciati con la brillantina e la voce un po' fessa. "Ha sentito signor Viano dello sbarco sulla luna?", così mamma gli stava dicendo mentre pagava la merce e io ero là ad osservare la scena, considerando che era bello che l'uomo fosse andato lassù.
Avevo quattro anni, quell'immagine e quelle emozioni si sono impresse in modo indelebile nella mia memoria.