A. infila lo smartphone nella borsetta, la richiude e la posa sul tavolino. << È facile: noi donne vogliamo tutto e niente, nello stesso tempo o in momenti differenti. Vogliamo qualcosa, poi sempre e poi mai… Non è così difficile da capire, no? >>. Ride.
L’argomento diverte anche me. << Questa è la natura umana >>, rispondo. << Vogliamo tutto e il contrario di tutto. Ma è comprensibile, dobbiamo fare esperienza dei nostri limiti, stabilire quali sono i nostri confini… >>
A. fa una smorfia simpatica: << Poi ci sono donne… come dire… un po’ speciali, in questo senso. Sto parlando di me, caro amico mio! … Ma può un uomo arrivare a capire la complessità di noi donne? >>
<< Penso di conoscerla. Di più, l’amo molto. È una complessità ricca e sorprendente. Lo ammetto: gli uomini sono in generale più noiosi e anche meno interessanti… >>.
<< Gli uomini che ci trovano irresistibili non sono mai noiosi! >>, esclama A. con allegro compiacimento, << Soprattutto se sanno far ridere di cuore una donna. >>
Richiamo alla mente un pensiero espresso già in altre circostanze, pensiero nel quale credo fermamente. << Sai, sono convinto di una cosa… Si dice che il dolore unisca. Non è così… Il dolore è una catena che necessariamente si condivide ma che non lega. Può dividere, addirittura. Ciò che unisce emotivamente e rafforza i legami sono le risate. Non c’è nulla di più autentico e bello di una risata complice tra persone che si vogliono bene. >>
(Anke gewidmet)