A volte si mente perché, semplicemente, non si ha niente da dire. Penso a quegli anziani che camminano per strada lentamente e riempiono il vuoto del tempo raccontandosi di eventi inesistenti, con una convinzione che rasenta lo spergiuro. È un mondo parallelo fatto di giorni persi e sostituiti, un mondo d'ombre irraggiungibili dove ogni parvenza si scioglie. Come una Venezia sommersa dalle stesse immutabili acque che passano e ripassano senza lasciare tracce della vita che fu - se una vi fu.