La società è malata, ma non per colpa di un microrganismo. I media ci stanno infettando di odio attraverso un'opera capillare di disinformazione. Non è una novità, avviene sistematicamente da molti anni, ma dall'inizio dell'emergenza sanitaria noto che la gente sta diventando sempre più incattivita e stupida. Il chiacchiericcio volgare a proposito della liberazione di Silvia Romano, sconfinato nel linciaggio ideologico, lo dimostra in modo inequivocabile. Basta leggere i titoli osceni di alcuni giornali, guardare il contenuto violento di certi post, ascoltare certi commenti indignati. Stiamo perdendo quel sano buonsenso che permette di distinguere il bene dal male e ci rende per questo umani. Urge leggere, informarsi, esercitare il senso critico. Ma soprattutto liberarsi di pregiudizi e stereotipi che tolgono forza e libertà al pensiero. Dobbiamo educarci a un atteggiamento non giudicante nei confronti del prossimo, che ci consenta un contatto autentico con la realtà. Solo così potremo scampare al contagio di sputi che ci sta sommergendo.