Franco è bello, ricco, famoso, spensierato, ama le donne e le motociclette. Lo sguardo scuro e selvatico ricorda quello di Alain Delon. La sua popolarità si valuta con la tiratura della Lancio, la casa editrice che ogni mese vende cinque milioni di copie, e gli incassi al botteghino. Il Principe, come lo chiamano le ammiratrici, resta però un uomo semplice, riservato e concreto: il successo è un passaggio rapido, soleva dire. In un caldo pomeriggio di giugno del 1980 si schianta con la sua Kawasaki 900 sul raccordo anulare. Ha appena trentadue anni. Resta paralizzato e sopravviverà su una sedia a rotelle fino al 1999, non prima di aver visto morire la moglie che l'aveva accudito amorevolmente.
Franco Gasparri è sepolto nel cimitero di Borgo Hermada, nell'agro pontino, sulla strada che da Frosinone porta a Terracina. Passai di lì un giorno d'estate di tanti anni fa e gli lanciai un pensiero in volo. Ciao Mark...