Il cammino di guarigione collettiva prende l'avvio oggi, dobbiamo essere consapevoli che occorrerà tempo per completarlo e bisognerà essere pazienti. Questi primi passi sono tuttavia importanti, rappresentano un momento di fondata speranza dopo tanti timori e incertezze.
Siamo persone in relazione, la salute personale è parte integrante di quella pubblica: è ciò che avrebbe dovuto insegnarci questo evento pandemico - tra le molte altre cose. Capisco che vi possano essere esitazioni o persino resistenze nei confronti di una campagna di vaccinazione di massa prossima a iniziare, occorre però informarsi senza opporre pregiudizi. Possedere una conoscenza corretta resta il punto di partenza per compiere le scelte giuste.
L'uso dei vaccini ha creato una vera e propria svolta nella storia della medicina come in quella dell'umanità. Gli uomini hanno dimenticato le paurose epidemie che, fino a un secolo fa, mietevano milioni di vittime e che sono state fermate soltanto con il contributo di scienziati come Jenner, Pasteur, Koch, Sabin. Se è vero che l'efficacia e i rischi delle vaccinazioni sono tuttora discussi e la medicina moderna possiede armi diverse contro numerose malattie infettive, il progresso in questo ambito specifico appare tuttora straordinario. La velocità con cui si è passati dalla scoperta di un virus sconosciuto com'era il Sars-Cov-2 sino a dodici mesi fa all'introduzione di un vaccino con comprovata efficacia ha sorpreso tutti. Non dobbiamo tuttavia preoccuparci per tale accelerazione: la ricerca scientifica si fonda sulle conoscenze del passato e gli avanzamenti di oggi sono frutto del genio e del lavoro di chi ci ha preceduto.