Quella sera di un anno fa, all'uscita dal Cinema Romano, via Po e piazza Castello mi apparvero improvvisamente e desolatamente deserte. << Sembra sia scattato il coprifuoco, come nella II Guerra Mondiale >>, dissi guardandomi intorno attonito. Non avevo mai visto Torino così vuota, abbandonata. Il governo aveva appena varato le prime misure volte a prevenire la diffusione dell'epidemia da coronavirus e stentavo a credere a quanto stava avvenendo. Non riuscivo a radunare i pensieri che vagavano confusi. Conservavo la sensazione che si trattasse di una situazione estemporanea, ma un sottile timore percorreva comunque i miei nervi.
Ciò che è accaduto dopo l'abbiamo vissuto tutti e continuiamo a sperimentarlo. Il tempo presente non dà spazio alla memoria, il "per quanto ancora" prevale sul "quando è successo" Di fatto, però, Jo Jo Rabbitt è stato l'ultimo film che ho visto al cinema, l'ultima occasione avuta di socializzare secondo le convenzioni abituali fino a quel momento. Il futuro appare adesso come un'ipotesi in sospeso, tutta da verificare.
(photo by Pim)