"Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri." Così scriveva Schopenhauer, lasciando aperto il dubbio (da buon Romantico) se si percepisse più genio oppure più folle.
Serbo anch'io la sensazione di vivere in una realtà a parte, distinta e distante. In molte occasioni non mi riconosco nel sistema di idee in voga, sostenuto da una buona fetta dell'umanità. È uno stato d'animo spiacevole, perché capisco di vivere da escluso.
Contrariamente a Schopenhauer, però, credo di sapere a quale delle due categorie da lui proposte appartengo.