Esiste un metodo infallibile per uscire da un labirinto? Vediamo.
L'idea del filo di Arianna è valida ma poco pratica: intanto occorre che ci sia un'Arianna ad attenderti fuori (non è detto ci sia), quindi che abbia a disposizione un filo sufficientemente lungo (quanto?). Se sei inseguito da un Minotauro, poi, devi escogitare una strategia più rapida ed efficace se non vuoi lasciarci la pelle.
Ho letto da qualche parte che si può camminare appoggiando la mano contro il muro esterno e avanzando senza mai levarla da lì. Wall Following, si chiama. Pare che funzioni ma ho dei dubbi, a cominciare dalla possibilità di identificare quale sia il muro esterno di un labirinto. Va bene se ti trovi nel labirinto di Shining e intorno a te hai siepi o alberi (anche se nevica), non se sei chiuso nella biblioteca de Il nome della rosa.
Se sei un topo, o intendi ragionare come un topo, puoi utilizzare il Random House Algorythm. Procedi finché non raggiungi un incrocio quindi prendi una decisione casuale sulla direzione da seguire. Piccola controindicazione: l'algoritmo prevede che tu compia sempre la scelta giusta, cosa alquanto improbabile - se non impossibile.
Esiste il metodo Trémaux, piuttosto complicato (Trémaux era un matematico, ovvio che è complicato) e perciò ve lo risparmio volentieri. Richiede comunque di tracciare delle linee sul pavimento per segnare un percorso, ma dubito che in un labirinto si abbia a disposizione del gesso per scrivere, l'illuminazione sufficiente e la possibilità (la voglia, soprattutto, vista la situazione) di fare calcoli precisi. Inoltre non garantisce che il percorso scelto sia il più rapido, per cui potresti lasciarci le penne prima di trovare l'uscita.
Altri metodi, come il Dead-End Filling, utilizzano dei software e non sono utili per una persona che si trovi all'interno di un labirinto sconosciuto (come di solito capita, quando capita).
Propongo a questo punto la mia soluzione, che definirei esistenzialista. Probabilmente inefficace, al pari di quelle esposte sopra, ma provvista (almeno) di un significato filosofico. La via più breve che ti consente di uscire da un labirinto, reale o mentale che sia, è quella che ti conduce anzitutto nel suo centro esatto.