Dovrei dire molte cose su È stata la mano di Dio, forse troppe. La verità è che mi riconosco totalmente nello sguardo di Sorrentino, il suo modo di esprimere "di testa" le emozioni è anche il mio. Esemplare in questo senso la sequenza in cui la mdp inquadra da lontano Fabietto che implora i medici di fargli vedere, per un'ultima volta, i genitori. Il Sorrentino adulto mette in scena lo strazio di sé stesso adolescente trattenendo lo sguardo dietro una porta aperta, per non permettere che il vissuto emozionale gli faccia, come allora, perdere il controllo.
È stata la mano Dio, di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, Filippo Scotti, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri (Italia, 2021, 130'). In visione su Netflix.
Una cometa più grande dell'asteroide che estinse i dinosauri è diretta verso la Terra ma a nessuno pare importargliene molto. Non alla presidentessa degli Stati Uniti, non alla Nasa, non ai social network: tutti impegnati ad occuparsi di qualcos'altro, piuttosto che della fine del mondo prossima ventura (6 mesi, 10 giorni, 2 ore, 11 minuti e 41 secondi per la precisione). A meno che... Don't Look Up è un film che pesta sul pedale del grottesco e lo fa (letteralmente) fino in fondo. Tanto finirà tutto a schifìo. E ce lo meritiamo.
Don't Look Up, di Adam McKay, con Leonardo di Caprio, Timothée Chalamet, Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, Meryl Streep (USA, 2021, 145'). In visione su Netflix.
Jane Campion è fatta così: si ama o si odia. Io scelto di amarla ma la mia è una decisione razionale, di testa. Le riconosco una cifra stilistica di altissima qualità ma il suo cinema non mi prende emotivamente.
Il potere del cane (The Power Of Dog), di Jane Campion, con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee (NZL/AUS, 123', 2021). In visione su Netflix.
La confezione è convenzionale, sebbene Jodice sia un giovane regista agli esordi, ma la riflessione sul rapporto tra potere e libertà di pensiero è calibrata e ben strutturata. Il Vittoriale rappresenta un teatro cartesiano perfetto, con quella monumentalità decadente che costituisce già un presagio. Nei panni di D'Annunzio, Castellitto sfodera un'interpretazione (per una volta) eccellente: misurata, crepuscolare, ricca di sfumature.
Il cattivo poeta, di Gianluca Jodice, con Sergio Castellitto, Francesco Patané, Clotilde Courau (Italia, 2021, 106'). In visione su Sky.
Non tanto un biopic sugli esordi di "Beat" Takeshi Kitano, quanto un omaggio nostalgico a un mondo che non c’è più ma che continua a vivere nella memoria del protagonista.
Asakusa Kid, di Gekidan Hitori, con Feodor Chin, Mugi Kadowaki, Morio Kazama (Giappone, 2021, 122'). In visione su Netflix.
L'ossessione per i gemelli siamesi arriva direttamente da Cronenberg però, almeno nella prima mezzora, Dos mantiene alta la tensione. Quali sono le ragioni per cui due estranei si risvegliano in un letto, nudi, con i ventri cuciti? La smania di voler spiegare tutto e troppo in fretta manda all'ammasso lo svolgimento della trama. Peccato.
Dos, di Mar Targarona, con Marina Gatell, Pablo Derqui (Spagna, 2021, 70'). In visione su Netflix.