Come porre una pietra tombale sulle cause del dissidio: si leva di mezzo l'ingombro e ci si riconcilia – almeno formalmente – con chi ci ha in qualche modo ferito. Facciamo pace, non pensiamoci più: non voglio portarti più rancore per il male che mi hai fatto. Una stretta di mano, un sorriso, un bacio sanciscono questo patto di non aggressione e di non belligeranza.
Che è, come qualunque altro trattato, soltanto temporaneo.
Un classico esempio di rimozione nevrotica.
Chi agisce in questo modo è il soggetto più fragile: colui che ha necessità di allontanare una (presunta o reale) minaccia alla propria integrità, disarmandosi per disarmare, annullandosi per annullare. Facendosi così piccolo che sarebbe come schiacciare una formica. Solamente un sadico o un pervertito potrebbero provar gusto a schiacciare una formica: avrebbe il coraggio di farlo la persona che dice di amarti?
Il perdono esercitato così è un vero e proprio ricatto morale brandito come una spada a doppio taglio.
(Prima stesura: estate 1995)