<< Anch'io la trovo stupida tutta questa polemica sul né… né, che non si può dire né… né, che nella vita bisogna sempre schierarsi, o di qua o di là. >>, chiosa Mara.
<< Putin è una merda che sta commettendo crimini di guerra >>, riprende Roberto, << questo è fuor di dubbio. Ritengo però che capire la genesi di questa guerra nella sua interezza sia un esercizio complesso. >>
<< Il mondo in cui viviamo è complesso >>, intervengo assecondando suo il pensiero: << ogni fatto è determinato da infinite variabili che interagiscono continuamente e in vario modo. >>
<< Le variabili intervenienti di Lewin. >>
<< Sì, e molte sono imponderabili se non sconosciute. Perlomeno a noi che stiamo a più di duemila chilometri. Ci mancano troppi elementi. Le spiegazioni dei fatti non possono essere che complesse, anche incomplete, provvisorie. Chiunque affermi di avere risposte semplici e inconfutabili è in errore oppure mente. >>
<< Non solo in errore >>, obietta Mara: << secondo me è anche in malafede. Lo vedo come un tentativo di silenziare le voci critiche. >>
C'è un concetto che mi sta a cuore esprimere: << Siamo tutti dalla parte dell'Ucraina e della sua popolazione, ovvio. La Russia si comporta come uno Stato aggressore. Si tratta però di capire le ragioni oggettive per cui questa guerra è scoppiata, non di giustificarla. La differenza tra spiegazione e giustificazione mi sembra talmente evidente... >>
La voce profonda di Vittorio risuona nella stanza come un canto tibetano. << Le persone preferiscono essere rassicurate, anziché mettere in discussione ciò in cui credono. Perché spesso credono in tutto quello che dà fiducia e forza, qui e ora, anche contro ogni logica. Non è facile, >>, conclude guardandoci negli occhi, << ma dovremmo sforzarci di cambiare questo modo di ragionare. >>