
<< Io non so se sto su Marte o cosa, comunque mi sembra di vivere ai confini della realtà. >>, dice Rosy rivolgendomi uno sguardo spazientito. << Accadono cose in questo mondo che mi lasciano davvero sconcertata. Le sento talmente lontane che mi sembrano incredibili, fuori da ogni logica... >>
Le restituisco l'occhiata facendo un'espressione stupita, non sapendo come interpretare quella frase improvvisa. Mi tengo sul vago: << Capisco il tuo senso di estraneità che, in certe situazioni, prende anche me e mi lascia sconcertato. A volte mi chiedo: sono io a non funzionare o è il mondo? >>
<< Questo tempo è strano >>, continua lei. << Per dire: tanta gente che è morta e muore ogni giorno in Ucraina e noi qui a festeggiare lo scudetto del Milan. >>
Sorrido: << Beh, io no, se è per questo! Quello che dici, però, vale per tutte le guerre in corso come quella siriana, che è ormai completamente dimenticata... >>
<< Già, chi ne parla più? Ma, se ci pensi, lo stesso discorso vale per il Covid. Fino a qualche mese fa ventimila casi al giorno facevano notizia, oggi meritano giusto un trafiletto. Rimuoviamo la realtà intorno a noi con una rapidità spaventosa. >>
Mi stringo nelle spalle. << La vita dell'essere umano si disloca su piani paralleli non comunicanti tra loro. Per proteggersi dall'angoscia la nostra mente mette in atto dei meccanismi di difesa che funzionano fin troppo bene. >>
<< Vero. E credo che ci siamo abituati a vedere anche le immagini più cruente e violente come se assistessimo all'ennesimo film. Ci emozionano un po', ma quando torniamo a casa pensiamo solo più agli affari nostri. >>
Rosy svita il tappo di una bottiglietta di acqua minerale e comincia a bere con piccoli sorsi.
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