Aldo Moro (Fabrizio Gifuni): << Voi lo sapete, io apprezzo e rispetto le posizioni di tutti, ma ripeto: stiamo uniti. Perché se dovessimo sbagliare, meglio sbagliare insieme. Se poi dovessimo indovinare, certo sarà bello, estremamente bello indovinare insieme… Ebbene amici, si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi, e di vivere il tempo che ci è stato dato. Perché è oggi che ci è dato vivere e oggi è il tempo della responsabilità >>. (Episodio 1: Aldo Moro)
Francesco Cossiga (Fausto Russo Alesi): << Loro... tutti massoni iscritti alla Loggia P2... ex fascisti o ancora fascisti... ferrivecchi. E loro dovrebbero salvare la vita di Aldo che odiano. Ma non ho che loro >>. (Episodio 2: Il ministro degli interni)
Paolo VI (Toni Servillo): << La prudenza è la prima delle virtù cardinali… e non è un caso >>. (Episodio 3: Il Papa)
Valerio Morucci (Gabriel Montesi): << Vogliono che noi lo ammazziamo, noi invece lo liberiamo. Da vivo può far molto più male alla DC. Sequestrarlo è stato un colpo, processarlo… Per principio, non possiamo ammazzare un prigioniero inerme >>.
Adriana Faranda (Daniela Marra): << Un conto i poliziotti che sono pagati per quello, un conto è l’ostaggio… È per questo che se lo liberiamo siamo più forti... Sono due mesi che gli parli tutti i giorni, che gli dai da bere e da mangiare. Come fai a ucciderlo così… >>. (Episodio 4: I terroristi)
Eleonora Moro (Margherita Buy): << Le lettere dimostrano che Aldo è perfettamente in sé, perché esprimono perfettamente il pensiero e lo spirito di mio marito. Ma quale pazzia... L'anima più profonda di mio marito è sempre stata quella del mediatore, del conciliatore, dell'uomo di consenso. L'anima del democristiano, ecco. Così sono i democristiani o dovrebbero esserlo: cristiani. Mio marito chiede solo di trattare... E invece voi che cosa fate: voi dite che è pazzo e non volete fare niente... Aldo deve morire >>. (Episodio 5: Eleonora)
Aldo Moro (Fabrizio Gifuni): << Da diversi giorni provo un impulso incontrollato e ricorrente. È un sentimento che io non pensavo mi appartenesse e che invece mi sta tormentando. Io ho odiato e odio ancora alcuni miei ex amici di partito e che amici non sono più. È un odio che si alterna verso alcuni in particolare. Vorrei averli di fronte per poterglielo gridare in faccia, per potermi liberare… ma io poi non ho mai alzato la voce in vita mia. Tutti questi volti gesuitici che sanno tutto ma pur sapendo tutto non sanno niente della vita e dell’amore. Io lo so che è un peccato grave ma più lo respingo e più ritorna… E poi non mi rassegno a morire, che non è un peccato però… Io ho visto tante persone care morire, amici, fratelli, tutte morti naturali, assistite, confortate, o nel sonno. Che fortuna morire nel sonno, passare inosservati dalla vita alla morte. Ma dopo quello che ho visto quella mattina ed essere stato il solo a essere sopravvissuto, adesso dopo tutti questi giorni che mi hanno fatto convivere con questo rimorso che mi ha tolto il sonno, ora sembra che siano tutti d’accordo, questi signori, i miei amici di partito, nel condannarmi a morte nel Paese che ha abolito la pena di morte… Tutto grottesco, tutto sbagliato. Ora però, Padre, arrivati a questo punto, le chiedo: al di là dell’inferno, del paradiso… che cosa c’è di folle nel non voler morire. Non voglio morire, sì, lo confermo, e allora? Loro mi considerano pazzo, ma io sarei pazzo se non volessi vivere, giusto?... Il suicida è un pazzo che commette peccato mortale, ma se io mi aggrappo alla vita con tutte le forze, penso, ragiono, scrivo incessantemente dalla mattina alla sera per salvare la mia vita, che c’è di pazzesco? >> (Episodio 6: La fine)
Esterno notte, di Marco Bellocchio, con Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi, Daniela Marra, Paolo Pierobon, Fabrizio Contri, Pier Giorgio Bellocchio, Gigio Alberti (Ita/Fra 2022, 330’). In programmazione su RaiPlay