Di questa (terza) riduzione cinematografica tratta dalle pagine di Remarque, mi ha colpito soprattutto il gran numero di candidature ai maggiori premi internazionali.
Beninteso: è realizzata benissimo - regia, fotografia, interpreti, colonna sonora -, la solida professionalità del cinema tedesco è una garanzia assoluta. Il motivo di tanto riscontro è dovuto al fatto che questo film ci parla del tempo presente. Appare inevitabile cogliere un'analogia tra la tragedia di un'intera generazione sacrificata ai demoni della Guerra '14-'18 e l'inferno in cui sono stati scaraventati a forza i ragazzi ucraini e russi.
La vita in trincea ti consuma inesorabilmente nel corpo e nello spirito, ieri come oggi. Niente di nuovo, su entrambi i fronti - occidentale e orientale.
Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues), di Edward Berger, con Daniel Brühl, Sebastian Hülk, Albrecht Schuch, Anton von Lucke, Devid Striesow (Ger/USA, 2022, 127'). In programmazione su Netflix.