
Sono sempre stato l'anello debole della catena, di ogni catena di cui ho fatto parte, a partire da quella familiare. Rappresento l'anello difettoso - per cause genetiche o acquisite, non importa adesso stabilire la natura della mia diversità. In ogni caso, per tale ragione manifesto un comportamento imprevedibile: posso spezzarmi e aprirmi al primo colpo oppure sopportare un carico notevole e tenere, tenacemente.
Questa debolezza sostanziale è sempre stata anche la mia forza: io sono l'anello che può mantenere insieme tutti gli altri elementi della catena oppure farla saltare, da un momento all'altro. La folle imprevedibilità della mia natura deficitaria mi conferisce un potere distruttivo di cui sono ebbro e vado fiero.