una sala d'attesa con un quadro che ti ricorda un altro quadro che ti ricorda un divano bianco che ti ricorda un tappeto che ti ricorda una ragazza nuda distesa che ti ricorda l'atomica bionda che ti ricorda un film che ti ricorda Roma che ti ricorda Parigi che ti ricorda un treno che ti ricorda un'altra sala d'attesa che ti ricorda un orologio appeso al muro che ti ricorda lo scroscio della pioggia che ti ricorda una finestra e tu che guardi fuori e vedi un'auto che passa che ti ricorda una canzone di Venditti che ti ricorda un'altra ragazza che ti ricorda il corridoio di un'ospedale che ti ricorda altra pioggia che scende sui vetri che ti ricorda la neve a Firenze che ti ricorda i fidanzatini di Peynet che ti ricordano una poesia di Prévert che ti ricorda un viaggio in Normandia che ti ricorda Monet che ti ricorda un giardino con le camelie che ti ricorda una voce flautata di donna che ti ricorda un paio di scarpe da tango che ti ricordano una verde milonga che ti ricorda Paolo Conte che ti ricorda un castello nel Monferrato che ti ricorda una cena in collina che ti ricorda Pavese che ti ricorda la bella estate che ti ricorda le livre des vagues che ti ricorda la plage des mariniers che ti ricorda Cocteau che ti ricorda Pasolini che ti ricorda una sala da tè ad Aleppo che ti ricorda il cielo stellato di Wadi Rum che ti ricorda una notte senza luna a Ventotene che ti ricorda una strada costiera di Gran Canaria che ti ricorda un granchio enorme sopra la paella che ti ricorda Dalì che ti ricorda una valigia nel corridoio di un albergo francese che ti ricorda le beau rivage che ti ricorda un piccolo pesce che ti ricorda un messaggio in bottiglia che ti ricorda lost in translation che ti ricorda Prospettiva Nevskij che ti ricorda una città della Transilvania in cui non sei mai stato che ti ricorda un incontro mancato che ti ricorda ancora una sala d'attesa e ancora un quadro e un altro quadro