<< Oggi vorrei leggervi questo passo >>, esordisce Dahlia inforcando gli occhiali e guardandosi intorno dall’alto della montatura. << “Finché tratteniamo il nostro risentimento, non possiamo mai perdonare gli altri e la nostra mancanza di perdono non ferisce nessuno tranne noi stessi. Per guarire dal nostro dolore, non c'è altra alternativa che lasciare andare la nostra rabbia e perdonare gli altri. Perdonare significa semplicemente che smettiamo di legare l'energia della nostra vita nell'essere arrabbiati con una persona. Non significa dire che il loro comportamento era accettabile. Possiamo ancora ritenere che determinati comportamenti siano sbagliati, dannosi o inappropriati. Perdonare, inoltre, non significa essere ingenui, lasciare che gli altri ci manipolino o ignorare i problemi.” >>
Nella sala scende il silenzio, un silenzio saturo di pensieri – o almeno così percepisco. Mi si affacciano alle labbra molte osservazioni, forse troppe e troppo disordinate per essere pronunciate tutte d’un fiato. Preferisco lasciare l’iniziativa ad altri e prendermi un po’ di tempo.
La prima a dire qualcosa è Rosy: << Devo soppesare ogni parola per darle il giusto valore, però intanto ti ringrazio Dahlia. Sento il bisogno di meditare sulle cose finché non diventano parte di me. >>
Rosy ha scelto di riflettere prima di esprimersi mentre Roberto – come sempre – manifesta il proprio punto di vista senza usare perifrasi: << Io perdono ma non dimentico. >>
<< Il perdono è un atto puro e definitivo >>, commenta Dahlia, << e non dovrebbe condizionare il rapporto. Questo in teoria, poi dipende, certo… >>
<< Piano piano ci arrivo >>, prosegue lui. << Ho imparato a gestire la rabbia e ho cominciato, con fatica, a lasciar perdere. Non a cancellare. Per come sono fatto io, è già tanto. >>
<< Quella di perdonare è un’arte, Dahlia >>, interviene Cinzia: << un’arte da coltivare, che implica il lavoro su sé stessi, lasciando andare, ripulendosi dall’aggressività e dai rimorsi. >>
<< Sì, Cinzia, hai detto bene: esattamente in quest’ordine. >>
<< Non è facile perdonare >>, riprende Rosy, << ma ogni minimo sforzo va bene. >>
<< Non è per niente facile, ne facciamo continuamente esperienza >>, le risponde Dahlia, << però hai ragione, ogni piccolo sforzo conta. Il perdono è un atto possibile. Un atto salutare. Auguro a tutti di arrivare al perdono, che è di per sé stesso guarigione. >>
Amélie parla con tono di voce sommesso, come un soliloquio: << Perdonare significa estrarre dalla memoria la spina che minaccia di avvelenare l'intera esistenza. È una perdita che libera. >>
<< È bellissimo questo pensiero >>, commenta Dahlia sorridendo. << Grazie Amélie. >>
Sento lo sguardo dei partecipanti posarsi su di me. Quello del perdono è un argomento intorno al quale ho avuto modo di produrre diverse considerazioni, anche su questo blog, ma oggi sono l’unico a non aver espresso una sola parola.
Sospiro. << Avete detto cose vere e sagge, comprendo tutto. Perdonare è un atto di misericordia, però non ne sono capace, lo ammetto. Tendo a conservare il risentimento per lungo tempo, nonostante questo comporti uno spreco enorme di energia. >>
<< Esatto Pim! >>, esclama Dahlia. << La nostra energia interiore viene sprecata, sporcata, risucchiata. Il danno che abbiamo subìto continua ad agire in noi provocando sofferenza, disarmonia... Sapendo questo, dovresti provare a mettere da parte il rancore verso chi pensi ti abbia fatto del male. >>
<< Ne sono consapevole. Finché trattengo il risentimento non posso perdonare e la ferita resta aperta. Per guarire dal male, per non restarne vittima, per non finirne schiacciati, non c’è alternativa: anzitutto per conservare la propria salute, mentale e fisica. >>
<< Come ho letto poco fa, perdonare non significa giustificare un comportamento scorretto né, tantomeno, passare per ingenuo. >> Si raddrizza per un istante sulla sedia, quindi conclude con un’esortazione: << Tieni il cuore aperto, Pim, e coltiva la compassione che è fonte di energia pura. Non riesco credere che non riesci a farlo... >>
Sorrido: << Ho molto da imparare, cara Dahlia. >>
<< Impariamo continuamente, fino alla fine dei nostri giorni... Fallo per te, Pim. Amati e apri il tuo cuore. >>
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