Non credo alle barriere tra le discipline: letteratura, filosofia, teatro, cinema, psicologia, pittura, musica… Tutte queste materie si nutrono l'una dell'altra, si fertilizzano reciprocamente.
Mi sento un eclettico, spinto dalla curiosità di mescolare conoscenze differenti per vedere che cosa ne viene fuori.
Che cosa significa essere creativi se non rimanere in contatto con la parte infantile di sé?
Oscillo tra l'entusiasmo infantile che mi spinge ad abbracciare ogni esperienza e il distacco dagli eventi che mi permette di essere lucido. Mi sento empatico per natura ma anche osservatore caustico.
Ecco qualcosa che mi è congeniale: scrivere.
Scrivo cose che altri hanno già scritto e meglio di me. Ma queste le scrivo io e tanto mi basta.