Scrivere i risvolti

Il nostro giorno

Un giorno ci siamo incontrati. Ci siamo scoperti, interrogati, poi confidati e compresi. Ci siamo accolti e poi amati.

Durò un solo giorno, però fu il nostro giorno.

 

È stato. Non sarà mai più. Ricorda.

 

(photo by Pim. La Cinémathèque Française, Parigi ottobre 2015)

Per ogni amore

Per ogni amore che ho vissuto esiste un luogo del cuore che l'ha accolto e protetto. Mi creo dei ricordi dappertutto su questa terra. Meravigliosamente effimeri.

(photo by Pim)

Parigi è l'autunno

"Se scomparissi adesso, in questo momento, pensi che qualcuno noterebbe la mia assenza?". Questo avrei voluto chiederle quel giorno di pioggia in rue du Temple. Finire inghiottito vivo nel ventre del Marais come Giona dentro la balena: la tentazione premeva forte sulle pareti del cuore e sono ancora convinto che lei sarebbe stata complice sorniona.

Parigi è l'autunno, quale stagione migliore per mutare pelle. Avrei posato le valigie e sarei diventato uno dei rifugiati che pullulano nei sottotetti di cui nessuno sa niente. Sarei riuscito a immaginare nuovi giorni, al di là delle possibilità fino a quel punto disponibili. Avrei escogitato mille soluzioni per realizzare ogni occasione, in tutte le maniere e in un medesimo tempo. Lei avrebbe intanto saziato i miei desideri con le sue allegre provocazioni e il cuore da saltimbanco.

Ma la percezione dell'assenza è uno stato effimero della mente, l'interesse e l'attenzione via via svaniscono, finisci per abituarti e non accorgertene più. Come la luce dell'alba entra dalle finestre e invade la stanza, i sogni scivolano via dai muri prima che tu te ne renda consapevole.

Le lancette dell'orologio ricominciarono a muoversi sul quadrante con una specie di lentezza e io ritornai a esistere come sono ora. Questo, da quel tempo in avanti, fu quantomeno abbastanza.

 

(photo by Pim. Parigi, ottobre 2015)

Quel che se ne va

Quel che se ne va è l'emozione immediata che scorre sulla pelle come un brivido, la vertigine che ti prende quando sai di vivere un momento irripetibile. I ricordi che restano impressi sono soltanto pagine di letteratura che ingialliscono senza rimedio.

(photo by Pim. Parigi, ottobre 2015)

Il fu

"Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito...".

Che sollievo, sospiro io. Che sollievo.

Amnesico e felice

Amnesico e felice. Dopo aver dimenticato di ricordare non mi sono più ricordato di aver dimenticato.

(photo by Pim. Parigi, ottobre 2015)

Ti voglio bene

<< Che cosa significa per me ti voglio bene? >>.

Non è una semplice, banale domanda. La definizione di un sentimento coinvolge l'essenza di sé, un'essenza che conosciamo solo superficialmente e con grande sforzo. Lascio allora che siano i pensieri a uscire per conto loro. Rappresentano appena un breve scorcio su un panorama immenso, talmente vasto che posso descriverne solo un pezzettino.

<< Le risposte possibili sono infinite, me ne vengono in mente solo alcune: sono presente, ti accolgo, ti capisco, mi prendo cura di te, desidero il meglio per te, affidati liberamente a me. >>

(photo by Pim. NYC, 2 agosto)

Al disordine del giorno

L'attesa del piacere è come tutte le altre attese. Dopo un po' ci si stufa.

Ciò che luccica può talvolta essere oro.

Anche quando sembra perso, il tempo è sempre guadagnato.

L'indifferenza è una tentazione ma è anche il male peggiore... il male che fa più male.

L’oblio è pieno di memoria.

Molte cose appaiono fuori posto nelle nostre vite, mi sembra inutile fingere di credere che sia tutto sotto controllo.

A volte la libertà è solo un'altra stanza nella quale rinchiudersi.

Armonizzare i contrasti senza cancellarli, facendo sì che possano spiccare mentre creano uniformità.

Se c'è una cosa che ho imparato è che nella vita occorre un piano. Forte.

Sull'apprendimento

Scriveva Henri Bergson: "La Filosofia esige che ci si mantenga costantemente nella disposizione d'animo in cui siete all'Università, che non ci si tiri mai indietro di fronte allo studio di un nuovo oggetto [...]. Il filosofo è sempre pronto, qualunque sia la sua età, a rifarsi studente".

Il processo di apprendimento non ha lo scopo di chiudere un discorso ma di aprirne infiniti altri. Non offre soluzioni ma promuove un cammino di ricerca che, in quanto tale, non finisce mai.

"La paix n'est pas..."

“La paix n'est pas l'absence de guerre, c'est une vertu, un état d'esprit, une volonté de bienveillance, de confiance, de justice.”

In questo tempo tormentato le parole di Spinoza risuonano quanto mai attuali. Per costruire la pace nel mondo occorre anzitutto imparare a praticarla dentro di noi. Se siamo guidati da sentimenti etici, gli effetti si manifesteranno nella nostra vita e influenzeranno positivamente la realtà che ci circonda.

"Poi non è che la vita..."

"Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada."

 

Queste parole di Alessandro Baricco, tratte da Oceano mare, mi ispirano una considerazione: ciò che si fa nella vita non è la vita e, sovente, non siamo neppure noi.

 

(photo by Pim. Alassio, 3 ottobre)

Il baricentro

Il baricentro si sta spostando dal male al peggio, oscillando pericolosamente verso l'inevitabile.

Nomenclatura positivista

L’energia infinita dell’universo fisico e la marginalità degli esseri viventi di questo pianeta. La grandiosità delle forze naturali e la precarietà delle costruzioni umane. Si strappa alla terra ciò che essa finisce inesorabilmente per riprendersi.

Quant’è debole la nostra società, incapace di progredire realmente e di stabilizzare le proprie conquiste, sempre in bilico tra crescita e autodistruzione. Il futuro è un’ipotesi che origina da una prospettiva errata. L’evoluzione non è che nomenclatura positivista. La storia umana non attraversa fasi di sviluppo ma è fatta di rivoluzioni che cambiano ogni volta il punto di partenza.

La linea di confine

La linea di confine tra ciò per cui vale la pena lottare e ciò che, invece, conviene abbandonare è assai più sottile di quanto immaginiamo.

(photo by Pim. NYC, 6 agosto)