Le secret de la licorne
mercoledì, 04 ottobre 2023
Scrittrice raffinata, seducente, lei era una donna sensuale eppure estremamente spirituale, al tempo stesso pudica e passionale. Aveva una personalità complessa, ricca di sfaccettature, intrigante e per questo motivo lui se ne innamorò follemente. Essendo entrambi sposati corsero molti rischi nel portare avanti la relazione, pronti comunque ad affrontarne le implicazioni pratiche ed etiche, il giudizio divino e quello della gente.
La storia continuò fino a quando lei non decise improvvisamente di lasciarlo, per ragioni che non lui non poté mai comprendere del tutto. La lettera di addio che ricevette era breve e descriveva solo per sommi capi un’infelicità da cui traspariva, paradossalmente, una certa fretta di concludere e senza strascichi emotivi. Era una donna di grande sensibilità, spesso in balìa dei propri sentimenti, lui lo sapeva: ne intuì l’insincerità disseminata tra gli spazi di quelle ultime righe e se ne dispiacque. Ancora una volta, tuttavia, non riuscì fare a meno di provare ammirazione per il suo stile letterario. E non poté fare a meno di chiedersi se non avesse deliberatamente cosparso le sue espressioni di un’ambiguità ben calibrata.
A quell'ultima lettera lui preferì non replicare, consapevole che ogni tentativo di capirne di più sarebbe stato vano. Rispettando perciò la sua scelta, qualunque motivazione celasse, la lasciò andare via. Chiuse tutti i ricordi che gli erano rimasti nello scrigno d’oro e velluto della memoria e di lei smise semplicemente di parlare. Il silenzio scese anche sul significato della scritta “à mon seul désir”, presente nel sesto arazzo, che restò per sempre indecifrata.
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