Scrivere i risvolti

Il desiderio

Alla fine, sosteneva Lacan, ciò che resiste è il desiderio... è essenzialmente il desiderio di avere il proprio desiderio. E aggiungeva: "Dire a qualcuno "ti desidero" significa dirgli molto precisamente "ti coinvolgo nella mia fantasia fondamentale". Concludeva quindi con una domanda: "Avete agito in conformità al desiderio che vi abita?

Daydreaming

Daydreaming. La mente oscilla tra sonno e veglia, tra fantasia e realtà, ricordi imprecisi e pensieri inediti. Vagabondo dentro sensazioni già sperimentate ma collocate erroneamente nello spazio e nel tempo. L'impatto non è del tutto piacevole: mi sento confuso, disorientato, lievemente dissociato. Vengo risucchiato in un déjà-vu che è un jamais-vu, o viceversa.

Voglio vivere

Voglio vivere a lungo e in salute.

Non si tratta soltanto di un buon proposito o di un'ambizione personale ma di semplice altruismo.

C'è parecchia gente che devo ancora sotterrare.

 

(photo by Pim)

Sul perfezionismo

Il perfezionismo non fa bene alla salute mentale. Bisogna mantenere piena consapevolezza dei propri limiti, senza imporsi performance superiori alle capacità che si hanno a disposizione. Ci si allena anche all'imperfezione. Occorre cambiare prospettiva senza riempirsi per questo di dubbi, di preoccupazioni e incertezze su ciò che sentiamo di non poter fare. L'eccessiva autocritica può condurre al blocco del pensiero e alla paralisi delle azioni.

Proviamo a fare del nostro meglio senza sbatterci per ottenere il consenso degli altri. Liberiamoci una volta per tutte da questa consuetudine malata. È giusto nutrire delle aspettative ma non dobbiamo credere che sia necessario raggiungere standard fuori misura per guadagnare l'approvazione e l'accettazione altrui.  Impariamo anzitutto a individuare e a valutare i nostri pregi, tralasciando di porre attenzione selettiva ai difetti. Facciamo gara soltanto su noi stessi, cercando di migliorarci passo per passo, evitando di puntare all'impossibile. E impariamo ad analizzare gli errori senza fare tragedie, anzi provando a trarne utile insegnamento. 

Cerchiamo infine di non essere rigidi e testardi. In certi casi non bisogna avere paura di ritirarsi, quando il carico emotivo può comportare un rischio per la salute.

Sai chi sei, sei chi sai

Quando tutto sembra e non è, quando l'apparenza nasconde il senso della realtà, le menzogne offuscano la verità, allora quello è il momento di fare riferimento alle conoscenze e ai valori che possiedi. Confida in te stesso e nelle tue qualità interiori: sai chi sei, sei chi sai.

(photo by Pim)

Una questione di cuore

Quella sera, quando terminai di raccontare la mia storia clinica, lei fece silenzio, per fare spazio e accogliere dentro sé il peso dell'accaduto.

L'oscurità che intanto era scesa nella stanza protesse il luccicore intinto nei nostri occhi. Sentii il suo respiro caldo sfiorarmi la pelle del viso, quasi fosse un balsamo al miele riparatore e nutriente.

<< Pim, come hanno potuto farti questo... >>. Le nostre labbra arrivarono a toccarsi: << con te, non poteva che essere una questione di cuore. >>

La disposizione più sana

C'è chi trascorre la propria vita a fare soldi, a inseguire successo e riconoscimenti. Altri impiegano il tempo loro concesso cercando di apprendere e di migliorare sé stessi. Sono convinto che la disposizione più sana sia quella che mira allo sviluppo e alla crescita mentale, non all'ambizione smodata o al possesso egoistico.

Solitudine selettiva

Io credo nella solitudine selettiva: consento soltanto a qualcuno di entrare nel mio spazio interiore.

(photo by Pim)

L'altruismo

L’altruismo esercitato senza misura diventa pura autodistruzione.

Ricordo ciò che, al riguardo, disse un mio vecchio docente universitario. Per spiegare l’altruismo devi fare l’esempio del pozzo: se c’è una persona caduta in un pozzo che chiede soccorso, tu devi aiutarla a venirne fuori e non devi lanciarti da lei.

Non si tratta di cambiare la propria natura, rinunciando all'istinto di prendersi cura degli altri. Ovviamente no. L'esempio suggerisce che, per soccorrere chi è in condizioni di necessità, occorre anzitutto essere ben saldi e fermi sulle proprie gambe.

Queste le scrivo io

Non credo alle barriere tra le discipline: letteratura, filosofia, teatro, cinema, psicologia, pittura, musica… Tutte queste materie si nutrono l'una dell'altra, si fertilizzano reciprocamente.

Mi sento un eclettico, spinto dalla curiosità di mescolare conoscenze differenti per vedere che cosa ne viene fuori.

Che cosa significa essere creativi se non rimanere in contatto con la parte infantile di sé?

Oscillo tra l'entusiasmo infantile che mi spinge ad abbracciare ogni esperienza e il distacco dagli eventi che mi permette di essere lucido. Mi sento empatico per natura ma anche osservatore caustico.

Ecco qualcosa che mi è congeniale: scrivere.

Scrivo cose che altri hanno già scritto e meglio di me. Ma queste le scrivo io e tanto mi basta.

Marzo dopo marzo

Certi gesti, certe parole, anche certi silenzi sono necessari affinché le relazioni malate, come rami secchi, cadano da sole, senza compiere ulteriori sforzi.

Fanno sì che, dai monconi rimasti, nascano gemme nuove sul ramo portante. E da quelle gemme nascano altri rami e altri fiori.

Marzo dopo marzo, ancora e ancora.

 

(photo by Pim)

Come una prigione

La mente può rinchiudersi in sé stessa e diventare una prigione. Questa membrana invisibile che ci connette con il mondo è capace di rendere inaccettabile la realtà anche quando essa offre il suo respiro vitale.

La conoscenza

La conoscenza è un'esplorazione che attraversa un territorio fino a quel momento ignoto.

(Grado, photo by Pim)

Febbraio

Non per caso sono nato a febbraio, un mese ambivalente, quando il mattino fa ancora rabbrividire la schiena e il sole pomeridiano sorride già, la neve può ricoprire il primo germogliare dei fiori e una brezza leggera anticipa a volte la stagione dei mandorli.

(photo by Pim)

La morte interiore

Quando il desiderio viene meno e si placa non resta che un deserto di vuota indifferenza. Ogni forma di vita tra la mente e il cuore si annulla, sopraggiunge la morte interiore.

Accoglimento, attaccamento, comprensione

Chi sa accogliere sa proteggere.

 

L'attachement, l'affection, l'amitié, l'amour sont, dans le monde vivant et humain, la réponse et la résistance à la cruaté.

(Edgar Morin, via X)

 

La comprensione è un processo che richiede del tempo e non si completa mai del tutto.

Gli anaffettivi

Gli anaffettivi sono gli analfabeti funzionali delle emozioni. Sono come pittori che non distinguono i colori o musicisti incapaci di leggere le note. Le emozioni rappresentano la partitura della vita, la tavolozza dei pensieri.

Chi acquisisce consapevolezza delle proprie emozioni ed è capace di padroneggiarle può sperimentare sensazioni indicibili, compiere opere straordinarie.

tutto è

per ora

L'estate

Trascorro l'estate in uno stato di una mezza insonnia indolente e vagolante. Vivo una lunga giornata appiccicosa di caucciù, in cui misuro a grandi passi la mia abitudine di procrastinare tutto alla stagione successiva.

(Photo by Pim: Golfo Aranci, agosto 2020)

 

Schegge

Quando non ci si attende niente è il momento in cui tutto arriva.

 

Incontrarsi per caso non è un caso nelle nostre vite.

 

Quasi nessuno si rende conto di sperimentare la felicità nell’attimo esatto in cui la sta vivendo.

 

I desideri possono costituire un freno all'azione.

 

Il senso di colpa è un'emozione sprecata.

 

La memoria è una sostanza vivente.

 

Il giardinaggio è assai più salutare della vendetta.

 

Essere presenti, in contatto, in ascolto, provare a capire.

 

La più alta forma di intelligenza umana, sosteneva qualcuno, è la capacità di porsi in ascolto senza giudicare. Come diceva qualcun altro: chi sei tu per farti giudice del tuo prossimo?

 

Provo orrore per le persone che non ridono mai. Orrore e pena al medesimo tempo. Non oso immaginare la desolazione che si stende dentro di loro.

 

Direi che l'età anagrafica è come la temperatura: c'è quella reale e quella percepita.

 

Siamo ospiti di questa vita, nulla ci appartiene veramente.

Più forte di prima

Tornerò più forte di prima, proclama l'atleta che si è infortunato. Più modestamente, penso che il solo fatto di tornare sia già qualcosa.

"Libera te stesso"

Come una gazzella dalla mano del bracconiere

Come un uccello dalla trappola del cacciatore

Libera te stesso.

 

(Old Boy, Park Chan-wook, 2003)

τελέω

Il verbo τελέω significa compiere, terminare, completare. Ci ricorda e, nel contempo, ci ammonisce che abbiamo programmi da realizzare, progetti da ultimare, promesse da mantenere, impegni che vanno onorati.

Il Rocci aggiunge che τελέω può essere tradotto anche con quietare, calmare, ammansire. Suggerisce cioè che concludere bene un percorso, anche se costa fatica fisica ed energie mentali, dona un senso di compiutezza accompagnato da una soddisfazione intima che, altrimenti, non potremmo mai sperimentare.

#LaGioiaDiScrivere

<< La gioia di scrivere... cos'è per me la gioia di scrivere... >>. Ci penso su un istante. << Scrivere significa per me conservare nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo, facendolo funzionare come più mi piace >>.

#perdoLaTesta

Io perdo la testa continuamente, per una donna, un libro, un'idea. La lascio in giro dove capita, dentro una nuvola o un mazzo di fiori. E quasi mi dispiace quando qualcuno me la restituisce, magari con aria di rimprovero.

Il male

Il male non si cancella né si dimentica mai del tutto. Ci si deve adoperare invece per elaborarlo, per dargli una forma, delle dimensioni concrete. Il male deve trovare uno spazio proprio, un ordine logico. Vanno trovate le parole adeguate per esprimerlo, altrimenti rimane un dolore muto, indecifrabile, sotterrato frettolosamente da qualche parte. Il dolore che tace continua a lavorare in un antro oscuro e finisce per diventare una compagnia pericolosa, capace di ubriacarti e di farti commettere qualunque nefandezza.

La tecnica

La tecnica è solo un mezzo, uno strumento per esprimere la vita interiore. La tecnica può essere insegnata, la vita interiore ovviamente no. Bisogna imparare a guardarsi dentro con risoluta lucidità, con una certa onestà. La ricerca di sé si snoda come un sentiero dentro una foresta: si dimostra sovente disagevole ma è necessaria.

La consapevolezza che via via ne deriva influisce sulla tecnica, migliorandola progressivamente.

(Appunti)

Svuotatasche (e auguri)

Nei prossimi giorni mi prenderò una pausa per rifiatare, curare qualche acciacco e recuperare energie. Avrò impegni da onorare, amici da incontrare, film che desidero vedere.

Dentro lo svuotatasche accanto alla porta metto a riposo il mio nugolo di pensieri, affinché prendano aria fresca.

Non vogliatemene ma per il momento vi lascio qui. A chi vorrà accettarli porgo i miei auguri più sinceri, che siano un buon viatico per il vostro cammino durante le festività natalizie.

 

(photo by Pim)

Mai soli

La verità è che non siamo mai soli, nell’immaginario alberga sempre l'Altro.

Così come la nostra ombra non ci lascia mai, allo stesso modo l'Io rimane in relazione con l'Altro indipendentemente dalla sua presenza fisica.

Inatteso

Ad un aspetto impulsivo del mio carattere corrisponde, facendo da controcanto, un lato più controllato che mi osserva con sorpresa quando combino qualcosa di inatteso.