Riassumo qui qualche informazione, presa da fonti attendibili del web, che chiarisce alcuni punti della vicenda della Sea Watch 3, conclusasi (per il momento) con l’attracco della nave nel porto di Lampedusa e l’arresto del comandante Carola Rackete.
1) Perché le ONG vengono in Italia? Perché le leggi internazionali chiedono di portare i migranti nel primo porto sicuro.
2) Perché non li riportano in Libia? Perché la Libia non è un porto sicuro: c'è la guerra e ci sono i campi di concentramento.
3) Perché non li portano in Tunisia? Perché la Tunisia non ha firmato la Convenzione di Ginevra e perché in passato ha riportato i migranti in Libia.
4) Perché non li portano a Malta? Li portano eccome a Malta. Malta ha accolto in proporzione molti più immigrati di noi e continua ad accoglierli. Però Malta non è sempre il porto più vicino, dipende dove viene effettuato il salvataggio (e bisogna guardare anche le condizioni del mare). In questo caso il porto sicuro più vicino era Lampedusa. Se la capitana avesse deciso di andare in un altro porto avrebbe violato le Leggi Internazionali sulla navigazione. Se a bordo fosse morto qualcuno durante il tragitto sarebbe stata accusata di omicidio colposo. Il porto "più vicino", inoltre, è quello raggiungibile con rotta più breve (non necessariamente quella geometricamente più corta) e che rispetta i vincoli meteomarini in vigore nelle sei ore successive. Le carte nautiche non sono Google Maps…
5) Perché l'Olanda e la Germania non prendono in carico almeno un certo numero di migranti? Dieci città tedesche si sono dichiarate disponibili a farlo. Il problema è che mancano gli accordi internazionali. Il ministro Salvini, in quest'anno di governo, avrebbe dovuto fare questo tipo di accordi, ma è stato assente sei volte su sette alle riunioni...
6) E quindi dobbiamo accoglierli tutti? No, noi dobbiamo salvarli, perché i diritti umani vengono prima di ogni altra cosa. Il salvataggio si conclude quando le persone a bordo sbarcano in un porto sicuro. Il fatto dell'accoglienza poi dipende dagli accordi che i Paesi riescono a fare.
7) Ma la Sea Watch ha violato le leggi italiane? La Sea Watch 3 ha violato una normativa (il decreto Salvini) e non una legge. Un decreto è emesso dal potere esecutivo invece che dal potere legislativo per motivi di urgenza. I decreti hanno validità limitata e possono essere facilmente impugnati. Ciò che ha deciso di fare la capitana Rackete, per chi conosce il codice della navigazione (e anche l’art.10 della Costituzione Italiana), appare senza ombra di dubbio la scelta più ovvia e che comporta minori conseguenze legali e penali.
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